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Klingon |
Specie umanoide del quadrante Beta.
La lingua klingon è costituita da ottanta dialetti poligutturali basati su una
sintassi adattante (Broken Bow). Nel
2153 la moneta
corrente dei Klingon era il Darsek (Bounty).
Sono entrati in possesso della tecnologia olografica
xyrilliana nel 2151. Per i
Klingon la barba è un simbolo di coraggio (The Quality of Life).
Un famoso detto klingon è «Drink not with thine enemy» (Hide And Q).
Biologia
Il corpo dei Klingon presenta ridondanze multiple per quasi tutte le funzioni
vitali. Questa loro caratteristica è conosciuta col termine klingon «brak'lul» e
conferisce ai guerrieri ottime capacità di ripresa in battaglia. I Klingon sono
dotati di ventitré costole, due fegati, otto cavità cardiache, pia madre
neurale doppiamente rinforzata, due stomaci (Macrocosm)
e non hanno condotti lacrimali (Star Trek VI).
I Klingon non hanno un enzima necessario per metabolizzare alcuni tipi di
ortaggi (Darkling).
La gestazione klingon dura di norma 30 settimane. In caso in cui il figlio abbia
un genitore appartenente a una specie non klingon, il periodo di gestazione può
accorciarsi (Lineage).
Nel 2154 i Klingon entrano in
possesso del materiale genetico dei superuomini creati da Arik Soong (The Augments) e, stupiti dalla forza e
dall'intelligenza di questi umani mutati, iniziano gli studi per creare dei
Klingon potenziati. Gli esperimenti di
modifica genetica provocano una mutazione in un virus influenzale, che
diventa letale e minaccia di sterminare la razza Klingon. Incapaci di affrontare
il pericolo autonomamente, i Klingon decidono, con l'aiuto della
Sezione 31, di rapire
Phlox e costringerlo a trovare una
cura; il Denobulano riesce a
sviluppare un farmaco in grado di rimuovere la sequenza genetica che provoca
l'influenza e, con essa, i potenziamenti genetici derivati dai superuomini di
Soong. Tuttavia, per molte generazioni e almeno fino alla fine del XXIII secolo
ci saranno dei Klingon esteriormente molto simili agli umani (Affliction,
Divergence).
Struttura politica
L'Alto Consiglio è la struttura portante dell'Impero ed è formata dai Casati che
per onore e gloria si sono resi più meritevoli, esso è composto da circa venti
rappresentanti. Il Cancelliere viene nominato attraverso un complicato rituale
di successione che serve per stabilire il livello di merito del candidato. La
carica ha durata a vita, ma non è ereditaria. Il Cancelliere possiede enormi
poteri sull'Impero ma deve tenere conto della volontà dell'Alto Consiglio. Nel
caso in cui non goda più della fiducia dell'Alto Consiglio, il modo più semplice
e rapido di cambiare leader, secondo la tradizione klingon, è l'uccisione del
proprio superiore sfidandolo apertamente e mettendo in dubbio la sua autorità.
Altri metodi, come l'assassinio e l'avvelenamento, sono ritenuti disonorevoli e
quindi condannati dalla società. L'Alto Comando è l'organo di pianificazione
strategica e direzione militare dell'Impero. Dipende direttamente dal
Cancelliere. Spesso i membri dell'Alto Consiglio sono anche membri dell'Alto
Comando, questo perché nella società klingon non ha senso parlare di militari o
civili in quanto tutti sono guerrieri e come tali partecipano direttamente oltre
che alle decisioni politiche anche in quelle militari. La figura dell'imperatore
è ora puramente simbolica. Per un periodo di dieci anni (noto come il periodo
oscuro) tra la seconda e la terza dinastia imperiale i Klingon hanno
sperimentato un tipo di governo democratico, ma l'esperimento è fallito (You
are Cordially Invited...).
Struttura sociale
La società klingon è organizzata sulle Basi dell'Onore. Tali regole guidano
e regolano la vita sociale dei Klingon. Non seguirle o infrangerle significa
automaticamente essere privati del proprio onore e nome ed essere banditi
dall'Impero. I Klingon vengono allevati sin dalla nascita al rispetto di questa
filosofia, tanto che la loro crescita è scandita da rituali e tradizioni
orientati a sviluppare le capacità personali del singolo guerriero. Ci sono
delle regole che un bravo Guerriero deve rispettare: Accuratezza, Sintesi, Forza
ed Aggressività; tutte queste regole e l'organizzazione sociale di per sé sono
state dettate da Kahless l'Indimenticabile. Per tenere viva la concentrazione un
buon Klingon deve periodicamente sottostare a certi rituali, tra i quali
ricordiamo il khoth'va, la caccia rituale, praticabile sin dall'età di quattro
anni, il Mok'bara, forma d'arte marziale, il qavak un gioco praticato allo scopo
di migliorare l'abilità nella caccia, il mu'QaD veS praticamente una guerra
d'insulti dove lo scopo è quello di non venire al contatto fisico, vince chi per
ultimo riesce a non ripetere un insulto. I più meritevoli hanno l'onore di poter
entrare all'Accademia di Addestramento Ogat dove viene insegnata la tattica e la
strategia militare dell'Impero da qui in futuro si ha la possibilità di entrare
a far parte del corpo ufficiali oppure per i più bravi addirittura quella
d'intraprendere una carriera come dirigente dell'Impero.
Rituale di accoglienza di un guerriero in un Casato (Sons
and Daughters)
Il rituale descritto di seguito è quello dell'ingresso di Alexander nel Casato
di Martok.
I guerrieri si trovano in una stanza semibuia illuminata da grosse candele
situate nelle vicinanze. Martok è alla sinistra di Alexander, mentre Worf (padre
di Alexander) è alla destra del figlio. Davanti a loro c'è un tavolo su cui è
posto un recipiente alto una ventina di centimetri. Martok prende da una scatola
rettangolare (che ha al suo interno delle scritte) uno stemma del Casato e lo
pone nel recipiente esclamando «Martok Degh, to-Duj Degh, mat-leh Degh». Poi
insieme a Worf declama «Martok Degh». Worf si rivolge al figlio dicendo:
«Alexander, vih-nob d'h tagh». E Alexander prende il classico coltello klingon e
lo porge a Martok, il quale si procura un taglio sul palmo della mano sinistra
esclamando «Wachk ihw, wachk kkor-duh» facendo colare il sangue che fuoriesce
nel recipiente. Poi passa il coltello a Worf che fa gli stessi gesti (ma con le
mani invertite) e ripete le stesse parole. Poi Worf passa il coltello ad
Alexander che si pratica un taglio sulla mano sinistra ed esclama anche lui le
medesime parole facendo sempre colare il sangue nel recipiente. Martok prende un
contenitore e versa del liquido infiammabile nel recipiente e quindi accende il
liquido. Alexander si rivolge a lui dicendo: «Mat-leh gih-Hegh» e Martok
risponde con un sonoro «DAH». Alexander infila la mano destra nel recipiente,
dove il fuoco si è estinto ed estrae lo stemma attaccandolo sulla manica
sinistra. Martok gli dice «Benvenuto nel Casato di Martok, Alexander, figlio di
Worf».
Matrimonio - Rito brek'tal (The House of
Quark)
Rituale previsto quando chi uccide in leale combattimento il capo di un casato
diviene il nuovo capo del casato stesso, sia nella sua casa, sia accanto a sua
moglie.
Dopo aver indossato dei vestiti nuziali, la sposa e lo sposo, tenendosi per
mano, devono dire le seguenti frasi:
Sposa: Go'Eveh... lu cha wabeh... Mo ka re'Chos.
Sposo: Go'Eveh... lu cha wabeh... To va re'Luk.
Celebrante: Ghos ma'lu Kah!
Matrimonio (You are Cordially Invited...)
Lo sposo klingon, prima del matrimonio, trascorre le sue ultime quattro notti da
scapolo compiendo il percorso spirituale e mentale del Kal'Hyah (percorso di
chiarezza), accompagnato dai suoi amici maschi più intimi; il rituale consiste
in sei prove: la privazione, il sangue, il dolore, il sacrificio, il tormento e
la morte. Durante il rito vengono anche cantate canzoni klingon. Ciascun amico
del futuro sposo riceve un Ma'Staka, un bastone con una grossa pietra modellata
su un'estremità; con questo attrezzo, al termine della cerimonia del matrimonio,
gli amici devono simulare un assalto allo sposo, in memoria dell'attacco subito
dalla mitica coppia Kahless e Lukara, che quasi morirono sotto l'assalto delle
truppe di Molor il giorno del loro matrimonio. Gli amici devono tenere con sé il
proprio Ma'Staka, dalla consegna fino alla cerimonia delle nozze.
La futura sposa, invece, trascorre i quattro giorni precedenti la cerimonia con
la Signora del casato di cui, col matrimonio, entra a fare parte. Durante questi
giorni, la futura sposa viene sottoposta a vari tipi di prove fisiche e di
conoscenza storica da parte della futura suocera, atte a determinare se sia
adatta ad entrare a far parte del casato. La sposa deve accogliere la futura
suocera accendendo delle speciali candele chiamate var'Hama, che si ottengono
impastando a mano il grasso estratto dalle spalle bollite di tre
targ catturati nelle
montagne Hamar, su Qo'nos, ed uccisi secondo
un rito sacrificale. Durante l'incontro non devono essere presenti dei maschi,
né tanto meno il futuro sposo. La futura sposa accoglie la madre del suo futuro
marito con la frase rituale «Tuq son bosh mok A'Beh [nome della suocera] koh.
E'Gagh vet moh (Enter my home and be welcome, Mistress [nome della
suocera]. May you find it worthy)». La suocera risponde, quindi, con la frase
rituale «Eck'taH roh masa qee'Plok (May this be the first of many
visits)».
La persona che celebra la cerimonia, di solito la Signora del casato a cui
appartiene lo sposo, recita ai partecipanti il mito della creazione klingon:
«With fire and steel did the gods forge the Klingon heart. So fiercely did it
beat, so loud was the sound, that the gods cried out, "On this day we have
brought forth the strongest heart in all the heavens. None can stand before it
without trembling at its strength". But then the Klingon heart weakened, its
steady rhythm faltered and the gods said, "Why do you weaken so? We have made
you the strongest in all of creation"».
Lo sposo fa il suo ingresso a fianco della celebrante e la celebrante prosegue:
«And the heart said...»
Lo sposo dice:
«I... am alone.»
Celebrante:
«And the gods knew that they had erred. So they went back to their forge and
brought forth another heart...»
A questo punto, la sposa fa il suo ingresso e si mette di fronte al futuro
sposo. La persona designata ad essere il Tawi'Yan (portatore di spada) consegna
una bat'leth allo sposo e una alla
sposa. La celebrante continua:
«But the second heart beat stronger than the first, and the first was jealous
of its power.»
Gli sposi mimano uno scontro con le bat'leth, finché la donna ha la meglio e
porta la lama dell'arma alla gola del maschio. Celebrante:
«Fortunately, the second heart was tempered by wisdom.»
La sposa:
«If we join together, no force can stop us.»
La sposa abbassa la sua arma e con il braccio libero si stringono in un
abbraccio. La celebrante prosegue:
«And when the two hearts began to beat together, they filled the heavens with
a terrible sound. For the first time, the gods knew fear. They tried to flee,
but it was too late. The Klingon hearts destroyed the gods who created them and
turned the heavens to ashes. To this very day, no one can oppose the beating of
two Klingon hearts... Not even me.»
La celebrante chiede prima allo sposo e poi alla sposa le loro intenzioni.
«[nome dello sposo], son of [nome del padre dello sposo]... does your heart
beat only for this woman?»
Lo sposo risponde:
«Yes.»
La celebrante chiede:
«And will you swear to join with her and stand with her against all who oppose
you?»
Lo sposo risponde:
«I swear.»
Rivolgendosi alla sposa, la celebrante chiede:
«[nome della sposa], daughter of [nome del padre della sposa], does your heart
beat only for this man?»
La sposa risponde:
«Yes.»
La celebrante chiede:
«And do you swear to join with him and stand with him against all who would
oppose you?»
la sposa risponde:
«I swear.»
La celebrante, rivolgendosi al pubblico, proclama:
«Then let all present here today know that this man and this woman... are
married.»
Gli sposi, a questo punto ringraziano la celebrante e, quindi, gli amici dello
sposo simulano l'attacco con le Ma'Stakas.
Per il banchetto nuziale che segue la cerimonia del matrimonio, è tradizione
sacrificare un targ (A
Time to Stand).
Esiste anche una versione breve del matrimonio klingon, chiamata semplicemente
Giuramento, nella quale i voti del matrimonio sono riassunti con la sola
espressione Tlhingan jIH pronunciata dall'uomo, a cui la donna risponde in
maniera appropriata (The Emissary).
La frattura di una clavicola nella prima notte di nozze è considerata una
benedizione del matrimonio (Blood Fever).
Separazione (The House of Quark)
Il Klingon che decide di separarsi, colpisce il coniuge al volto e gli urla
contro «N'Gos tlhogh cha!» (Il nostro matrimonio è finito!) e gli sputa
addosso.
Rituale funebre (Heart of Glory,
Emanations, Tears
of the Prophets)
Nel momento della morte vengono tenuti aperti gli occhi del defunto. Tutti i
Klingon presenti si uniscono in cerchio intorno guerriero caduto alzando la
testa verso il cielo e lanciando un terribile ululato, che rappresenta un
avvertimento ai morti per l'arrivo di un guerriero nello Sto-vo-kor. Il corpo
del defunto, considerato un guscio vuoto, viene disposto nella maniera più
conveniente, non è data alcuna importanza alla sepoltura. Scoperte archeologiche
su Qo'noS hanno dimostrato che i Klingon una
volta seppellivano con cura i loro morti.
Questo è il canto funebre che Worf intona al capezzale di Jadzia: «neH taH
Kronos. Hegh bat'lhqu Hoch nej maH. neH taH Kronos. yay je bat'lh manob Hegh»
(Only Kronos endures. All we can hope for is a glorious death. Only Kronos
endures. In death there is victory and honor).
I Klingon credono in una vita dopo la morte, ma
non hanno nessun rituale di sepoltura; cercano solamente il sistema più
efficace per liberarsi dei loro morti (Emanations).
Rituale di successione (Redemption,
Reunion)
È il rituale mediante il quale viene scelto il successore del Cancelliere.
Esistono due forme del Rituale di successione, quello moderno e quello antico.
Il leader in carica morente nomina un Arbitro alla Successione, generalmente una
persona imparziale ed al di sopra delle parti, solitamente un membro dell'Alto
Consiglio, che ha il compito di giudicare e scegliere il successore. Il primo
passo del rituale è quello di certificare ufficialmente la morte del cancelliere
(SonchIy): il defunto viene colpito con i bastoni del dolore per accertarne la
morte. Nel rito moderno, l'Arbitro alla Successione sceglie e proclama i nomi
dei due sfidanti più forti e successivamente durante una seduta dell'Alto
Consiglio annuncia la sua scelta definitiva. Nel rito antico (ja'chuq), si da
vita ad una cerimonia lunga e complessa nella quale i due sfidanti, presentando
le loro vittorie e la loro gloria, devono dimostrare la loro validità e capacità
a guidare l'Alto Consiglio; questa procedura può durare anche giorni. In
seguito, l'Arbitro, dopo attenta riflessione, nomina il successore. Infine
l'Arbitro procede alla cerimonia di Investitura. È possibile presentare nuovi
candidati anche in questa fase, sempre sottoponendosi al giudizio dell'Arbitro.
Al nuovo Cancelliere si deve fedeltà e tutti coloro che si oppongono sono
considerati traditori dell'Impero.
Degradazione (naDHa'ghach) (Sins of The
Father, Redemption - Part I)
Questa è una cerimonia che porta alla morte sociale; un Klingon colpito da tale
procedura viene privato del proprio onore e nome. Gli effetti ricadono sulle
successive sette generazioni (G'now juk Hol pajhard: legge dell'ereditarietà: un
figlio dividerà gli onori e i crimini del padre). Tutto inizia con una denuncia
fatta all'Alto Consiglio; se riconosciuto colpevole la sentenza è unica: pena
capitale. La sentenza non è definitiva, è possibile presentare ricorso sfidando
l'Alto Consiglio. Tale azione può essere compiuta anche dal capofamiglia
dell'accusato, in quanto la famiglia è ritenuta ugualmente colpevole dei crimini
commessi da un suo membro e quindi sottoposta a sanzioni. Si pone in atto un
processo durante il quale l'accusato è chiamato a difendersi dalle accuse (mekba').
All'accusato viene negato il diritto di combattere personalmente ma deve
nominare un cha'Dich (un secondo), che deve aiutarlo a difendersi, anche
fisicamente, e deve obbedire ad ogni ordine dell'accusato; nell'accettare
l'incarico, il secondo pronuncia la frase jIlaineS ghIj ghet jaghmeyjaj. Un modo
per evitare al colpevole di essere giustiziato è di accettare il naDHa'ghach, il
disonore su di sé e sulla propria famiglia. L'accusato pronunciando la frase
tlhIh ghIjjIHyoj, afferma di essere colpevole ed accetta il giudizio dell'Alto
Consiglio. Il capo dell'Alto Consiglio dichiara l'accusato di essere un codardo
e poi ognuno dei presenti incrocia le braccia e gli volta le spalle. È
possibile, anche se difficile, ristabilire il proprio onore inoltrando la
domanda al Cancelliere e presentando le prove della propria innocenza, sarà il
Cancelliere a decidere se ridare nome e l'onore al guerriero, nel qual caso il
Capo del Alto Consiglio fa avvicinare il guerriero annunciando che è stato
accusato ingiustamente, estrae il proprio qutluch e il guerriero lo stringe
dalla parte della lama; il Capo dell'Alto Consiglio pronuncia il nome del
guerriero ridando così il nome e l'onore a lui ed alla sua famiglia.
Rito dell'Ascensione (The Icarus Factor,
Firstborn)
Questa è la cerimonia di ingresso nella società degli adulti e dei guerrieri. Se
non si è passati attraverso questa cerimonia, non si può essere considerati
guerrieri, quindi considerati inferiori rispetto altri membri della società. La
cerimonia è un rito di passaggio che ha lo scopo di far emergere la spiritualità
e la formazione del guerriero nell'iniziato. Il Rito di Ascensione ha luogo nel
settimo mese del tredicesimo anno di età del guerriero, l'età dell'ascensione.
La scelta di affrontare tale rito è libera e deve essere fatta entro i tredici
anni di età accendendo una candela davanti all'immagine di Kahless. La prima
parte del rito si compie quando il giovane è pronto, entro i tredici anni. Viene
richiesto un periodo di preparazione in cui il giovane entra in contatto con la
realtà guerriera e ne apprende le tecniche, gli usi e le tradizioni.
L'addestramento copre sia la parte fisica sia quella spirituale, fino a portare
alla completa maturazione interiore, necessaria per diventare un vero guerriero.
Questa preparazione è necessaria perché il rito consiste nella valutazione
delle capacità di combattimento, padronanza delle tecniche e conoscenza degli
insegnamenti di Kahless. La seconda parte del rituale si svolge dopo dieci anni,
in età adulta. Il Klingon deve passare attraverso due file di quattro guerrieri
armati di bastoni del dolore. Il guerriero deve dimostrare coraggio e maturità
spirituale attraversando in mezzo alle due file mentre vengono usati i bastoni
del dolore su di lui. Durante il rito, il guerriero klingon pronuncia la frase
che sancisce il suo stato definitivo di guerriero: «DaHjaj SuvwI'e' jiH. tIgwIj
Sa'angNIS. Iw bIQtlhqDaq jIjaH» (Oggi sono un guerriero e devo mostrarvi il mio cuore. Oggi io
attraverso il fiume di sangue). Altre frasi del rito sono «jIbechrup may' vIlos», «The battle
is mine. I crave only the blood of the enemy», «HIHIvqa'», «The bile of the vanquished flows over my hands»,
«may'pequ'
moH».
Suicidio rituale (Hegh'bat) (Ethics)
Per i Klingon la malattia, soprattutto quando è grave o produce invalidità e
menomazioni fisiche, viene ritenuta disonorevole; per non pesare sulla famiglia
e sulla società, il Klingon si suicida volontariamente. È responsabilità del
figlio maggiore o di un fidato amico di portare il pugnale (qutluch) al
guerriero, il quale se lo infilzerà nel petto. Il figlio o l'amico estrarrà il
coltello e lo pulirà sulla propria manica.
Rituale del Kut'luch (Real Life)
È un rituale che consiste nel primo spargimento di sangue per chi si appresta a
diventare un guerriero.
Processo (2152) (Judgment)
Durante un processo l'imputato deve stare in silenzio (a meno di non essere
chiamato a testimoniare) e solo il suo avvocato può parlare. Il Judicial Charter
of Kholof dice: «An advocate is in title of challenge the charges at any point
during the tribunal».
Il Giorno dell'Onore (Day
of Honor)
Il giorno dell'onore le famiglie klingon mangiano torta al sangue. Il rituale
del Giorno dell'Onore consiste nel ricevere la richiesta di sfidare il proprio
onore. Per prima cosa si mangia un pezzo di cuore di un targ santificato, che
conferisce coraggio a chi lo mangia, dopodiché si beve del moht'lah dal calice
di Kahless. Quindi il cerimoniere chiede in che modo ci si è dimostrati
onorevoli. Come prove da superare si devono affrontare i 20 pali del dolore,
combattere con un maestro della bat'leth e infine attraversare le lagune
sulfuree di Gorath.
Preghiera per commemorare gli avi defunti (Prophecy)
Viene recitata tradizionalmente verso la metà del giorno: «Kahless... We implore
you to remember those warriors who have fallen in your name. Lift them out of
the cavern of despair and reveal yourself to them in all your glory. Right, in
all your glory. Remember...» E segue l'elenco dei morti da commemorare.