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Scacchi tridimensionali
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In The Man Trap si vede per
la prima volta un gioco con i pezzi degli scacchi classici ma con tre
scacchiere più grandi e quattro più piccole poste su livelli diversi
assemblate in un'unica struttura.
In When the Bough Breaks a [T:11:16] e in
Symbiosis nell'alloggio di Sobi e Langor si vede una
scacchiera che potrebbe essere una variante degli scacchi
tridimensionali riprodotta nell'immagine a lato i cui piani sembrano
essere tutti della stessa dimensione.
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- Non esiste un regolamento «ufficiale» di questo gioco.
- Esistono varie versioni o edizioni delle regole degli scacchi
tridimensionali, quasi tutte derivano dalle regole create da
Andrew Bartmess che, insieme a Franz Joseph Schnaubelt (autore dello
Star Trek - Starfleet Technical Manual),
nell'ottobre 1977 le pubblica nello Star Trek Giant Poster Book numero 14
edito dalla Paradise Press, Inc. Dopo il successo della pubblicazione e una
lunga diatriba legale contro Bartmess, la Paramount concede la licenza alla
Franklin Mint per la produzione delle scacchiere tridimensionale in cui sono
allegate le regole, il cui testo è pressoché identico a quello pubblicato da Bartmess.
Nonostante ciò, la Paramount nega che esistano regole ufficiali, in quanto le
stesse regole citate sopra sono considerate «a completamento» della
scacchiera e non viene scritto da nessuna parte che le regole siano «ufficiali».
Le scene degli episodi in cui si vedono le scacchiere tridimensionali non sono,
ovviamente, d'aiuto: la posizione iniziale dei pezzi non viene mai ripresa e
comunque non ne viene mai ripresa una certa; inoltre le mosse che si vedono
negli episodi sono alquanto strane; per finire, ci sono episodi in cui si vedono
scacchiere senza livelli mobili, altri in cui si vedono scacchiere con dodici livelli mobili (su
ciascun angolo di ogni livello fisso), e così via.
- Anche la struttura stessa della scacchiera è variata nel tempo. Nello
Star Trek - Starfleet Technical Manual
era evidente che le quattro scacchiere piccole potessero essere collocate su
ciascuno dei quattro angoli delle tre scacchiere maggiori, sia sopra sia sotto,
dando luogo a ventiquattro combinazioni diverse, ma questo è l'unico documento
che riporta una simile possibilità. Tuttavia, le prime edizioni delle scacchiere
della Franklin Mint (riprodotta nell'immagine superiore a lato) avevano quattro
scacchiere piccole che potevano essere collocate solamente sulla parte superiore
di quelle grosse; un'edizione successiva della scacchiera Franklin Mint
(riprodotta nell'immagine inferiore a lato), oramai una rarità, aveva sei
livelli mobili. L'ultima e più diffusa versione delle scacchiere Franklin Mint,
quella che contiene la trascrizione delle regole di Andrew Bartmess, ha quattro
livelli mobili, che possono essere attaccati anche alla parte inferiore di
ciascuna scacchiera fissa.
- Da qualche anno la scacchiera tridimensionale, in ogni sua forma, è sparita
dal catalogo della Franklin Mint e attualmente non si sa chi sia il
licenziatario della Paramount autorizzato a produrre le repliche delle
scacchiere, ammesso che ce ne sia uno.
- Nella metà degli anni '90 in Germania la Boelter possedeva la licenza per la
produzione di scacchiere tridimensionali, ma anche questa licenza non è stata
rinnovata.
- Esiste un programma gratuito per PC,
Parmen,
che permette di giocare sia a due sia a tre dimensioni; il gioco tridimensionale
non è però coerente con le regole di Bartmess.
Ultima modifica: 10/15/2018 10:00:13