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Teletrasporto - Introduzione |
Quante volte... |
Il teletrasporto ha causato dei problemi? |
Il
traffico a breve raggio da e per l'astronave passa generalmente attraverso il
teletrasporto, che permette di trasportare oggetti e persone ad una
distanza paragonabile a quella orbitale.
L'inventore terrestre del teletrasporto è
Emory Erickson (Daedalus).
Nelle astronavi esistono dei dispositivi di teletrasporto per persone e per
oggetti, questi ultimi tuttavia possono essere regolati per operare sia a
risoluzione molecolare (cargo) sia a risoluzione quantica (forme di vita).
Ogni coppia di teletrasportatori è concepita per condividere un singolo pattern
buffer, generalmente collocato nel ponte inferiore.
All'esterno dello scafo di ogni astronave sono collocati degli emettitori che
incorporano degli scanner molecolari a lunga distanza e delle bobine a
transizione di fase e sono collocati in modo da garantire una copertura sferica
completa anche in caso di malfunzionamento di alcuni singoli elementi.
La versione Mark V del teletrasporto federale non era in grado di compensare per la presenza di biomasse instabili, mentre la versione Mark VII gestisce tranquillamente questa situazione.
Secondo il teorema di Elway, XXIII secolo, è possibile un sistema di teletrasporto alternativo a quello descritto di seguito, basato sul trasporto attraverso delle pieghe spaziali. Benché agli inizi il concetto sembrava molto promettente, la realizzazione pratica di un sistema di trasporto attraverso uno spazio interdimensionale ripiegato ha rivelato che l'uso di questo sistema causava dei danni cumulativi irreversibili nel soggetto trasportato. I terroristi Ansata di Rutia IV facevano uso di questa tecnica con un dispositivo che loro chiamavano «inverter» (The High Ground).