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Sistema telematico di una nave di classe Galaxy |
Il sistema telematico di una nave stellare può essere considerato un analogo
del sistema nervoso di un essere vivente. L'interfaccia
LCARS fornisce accessi tramite
tastiera o comandi vocali.
Il computer principale è costituito da tre nuclei di elaborazione principali
ridondanti, ognuno dei quali è in grado di svolgere il carico di lavoro delle
principali operazioni di calcolo dell'intera nave. I primi due si trovano al
centro dello scafo primario tra i ponti 5 e 14, mentre il terzo si trova tra i
ponti 30 e 37, nella sezione tecnica. Ognuno di essi include una serie di
generatori di campi subspaziali in miniatura, che creano un campo di distorsione
simmetrico non propulsivo di 3350 millicochrane, consentendo la trasmissione e
l'elaborazione dei dati all'interno del sistema a velocità superiore di quella
della luce. Nel caso di una qualunque avaria in un nucleo del computer, l'altro
è in grado di assumere istantaneamente l'intero carico di operazioni principali
della nave senza alcuna interruzione, tranne per alcune funzioni secondarie o
ricreative che potrebbero venire sospese. Il terzo nucleo viene usato come
supporto per i primi due e serve la sezione di battaglia in caso di separazione.
Lungo ognuna delle sezioni della nave corre una rete di 380 subprocessori, che
si trovano per la maggior parte vicino agli incroci dei corridoi principali per
un facile accesso; questa rete di processori secondari aumenta la capacità di
calcolo del sistema informatico, appoggiando il nucleo principale per lo
svolgimento di alcune operazioni secondarie. Nonostante questi subprocessori non
impieghino unità FTL, il processo di
distribuzione della rete aumenta la risposta globale del sistema e provvede alla
ridondanza nelle situazioni di emergenza. Tutti i subprocessori sono collegati
all’ODN e la maggior parte di essi ha anche un
collegamento dedicato verso i nuclei di elaborazione principali.
Il ponte di comando e il ponte di battaglia hanno ognuno sette subprocessori
dedicati e dodici condivisi che consentono una notevole autonomia operativa
anche nel caso di un'avaria del nucleo principale. Un'ulteriore ridondanza è
assicurata da collegamenti RF (Radio Frequency) dedicati, che assicurano le
comunicazioni di emergenza dei dati con il ponte. Ulteriori subprocessori
addizionali dedicati possono essere installati all'occorrenza per supportare
operazioni specifiche di missione.
Ogni pannello e ogni terminale all'interno della nave è collegato o ad un
subprocessore o direttamente all’ODN e sono continuamente
aggiornati e riconfigurati per ottenere la massima efficienza e facilità d'uso
per l'operatore. Questo flusso di dati include tutte le informazioni richieste
sia in forma audio sia video. I collegamenti di dati RF a onde corte sono
disponibili attraverso la nave per assicurare la trasmissione verso periferiche
portatili e palmari quali tricorder e
PADD.