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Dreadnought
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Missile sperimentale cardassiano
usato come arma tattica negli anni attorno al
2370. È dotato di autoguida e
contenente una carica di 1000 kg di antimateria e 1000 kg di materia, quanto
basta per distruggere una piccola luna. È dotato di un sistema elettronico tra
i più sofisticati, adattabile, in grado di manovre evasive dotato di un sistema
ridondante di backup che entra in funzione in caso di danneggiamento del sistema
primario. Il Dreadnought è dotato di un sistema di scansione del DNA per
l'individuazione degli intrusi.
Torres e Chakotay
avevano catturato un esemplare di questo ordigno. Dopo aver superato tutte le
difese, il missile avrebbe dovuto esplodere, ma per un malfunzionamento del suo
detonatore si è messo in orbita dopo aver rimbalzato nell'atmosfera.
Torres ha raggiunto l'interno del
missile e ne ha modificato il programma, fornendolo di un sistema di valutazione
statistica in modo da elaborare sempre nuove soluzioni tattiche e aggiungendo un
dispositivo che proietta un falso bersaglio a 100.000 chilometri di distanza.
Questo ordigno riprogrammato avrebbe dovuto distruggere il deposito di
carburante cardassiano su Ashelan V,
ma è stato intrappolato trasportato dal raggio del
Caretaker e trasportato nel
quadrante Delta, dove ha localizzato
Rakosa V, un pianeta molto simile ad
Aschelan V, e, scambiandolo per esso,
ha tentato di distruggerlo, ma grazie all'intervento di
Torres la minaccia è stata sventata.
Il Dreadnought maschera la propria traccia con un campo magnetico randomizzato,
ma può essere rintracciato modificando opportunamente i sensori di navigazione
ed eludendo il falso bersaglio attraverso una scansione di emissioni neutriniche
con un raggio di 100.000 chilometri.
Un possibile punto vulnerabile è l'emettitore di scariche toroniche. Se si
riesce a farlo funzionare a pieno regime, il nucleo del reattore si dovrebbe
destabilizzare per 30 secondi. A quel punto un singolo raggio tachionico
potrebbe penetrare nel nucleo e distruggerlo. Attaccando alle spalle il missile
esso reagirà emettendo le scariche toroniche.