|  | Particella Omega | 
| Episodi | 
| The Omega Directive | 
| Specie | 
| 262 263 | 
| Organizzazioni | 
| Borg | 
| Starfleet | 
| Direttiva Omega | 
| Navigazione | 
| Rottura subspaziale | 
È una particella molto instabile sviluppata anche dagli scienziati della 
Federazione che costituisce una fonte di energia praticamente illimitata, tanto 
che una singola particella fornisce la stessa potenza di un nucleo di curvatura. 
Secondo alcune teorie, la particella Omega è esistita in natura nei primi 
istanti di vita dell'universo dopo il big bang; secondo altre teorie, la 
particella omega è stata la fonte di energia che ha dato vita al big bang 
stesso.
Il procedimento per arrivare alla sintesi della particella Omega è ancora un 
mistero, secondo molti scienziati federali l'unico materiale grezzo da cui si 
può partire per ottenere la particella Omega è la
bronite, un minerale assai raro. Nel
2274 il Dottor Ketteract, uno 
scienziato federale, è riuscito a sintetizzare una singola molecola Omega, nella 
speranza che sarebbe diventata una fonte inesauribile di energia. Purtroppo la 
molecola Omega creata si è destabilizzata, distruggendo un intero laboratorio di 
ricerche classificate presso il settore Lantaru, uccidendo altri 126 eminenti scienziati che stavano 
lavorando al progetto e rendendo impossibile il viaggio warp nel settore.
Tuttavia, si tratta di un tipo di particella estremamente instabile e gli 
scienziati non hanno ancora sviluppato un metodo per controllare la reazione 
provocata da questo tipo di particella. Dal momento che una particella omega 
destabilizzata esplode e provoca una
rottura subspaziale che 
rende impossibile creare un campo Warp stabile, per evitare incidenti, la 
  Flotta Stellare ha implementato la 
Direttiva Omega.
I Borg hanno classificato la particella Omega 
(scoperta grazie alle ricerche iniziate con l'assimilazione della razza
262) come Particella 010 ed è l'unica cosa che 
provoca in loro una reazione simile alla riverenza.
Le particelle omega possono essere distrutte con i
siluri gravimetrici.