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Motori a impulso |
I motori ad impulso della Flotta Stellare, utilizzano una tecnologia meno avanzata rispetto ai motori a curvatura, sfruttano, infatti, il principio della fusione nucleare. I motori ad impulso muovono la nave a velocità subluce; in condizioni normali la velocità a pieno impulso corrisponde circa a 0.25c; pur potendo ottenere una velocità maggiore, viene mantenuto questo limite per evitare effetti relativistici. La propulsione ad impulso è molto utilizzata nei viaggi all'interno dei sistemi solari o in particolari regioni spaziali come ammassi neri e nebulose che rendono impossibile la formazione di un campo di curvatura. A causa della natura dell'energia rilasciata durante il processo di fusione, il motore ad impulso necessita di una manutenzione superiore rispetto al sistema a curvatura.
Componenti principali
Ogni motore è composto da una camera di reazione ad impulso, un
generatore/acceleratore, un direzionatore vettorizzato del getto di scarico
vettorizzato e un gruppo di bobine motrici; per imprimere alle navi stellari
più grandi la giusta accelerazione, è necessario impiegare una bobina motrice
di compattazione spazio-temporale a fusione in aggiunta al motore ad impulso, in
quanto un semplice elemento motore a reazione newtoniana non sarebbe
sufficiente.
Funzionamento
Il deuterio viene introdotto nella camera di reazione ad impulso (una sfera
del diametro di 6 metri), dove avviene una reazione di fusione standard. Il
plasma, dopo aver subito un aumento della velocità, passa dalla camera di
reazione ad impulso nel gruppo di bobine motrici. Dal gruppo di bobine motrici,
il gas di scarico viene espulso attraverso il direzionatore vettorizzato del
getto di scarico, che permette di controllare la direzione in cui i motori ad
impulso spingono la nave.