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Turbine astrale
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Si forma nella confluenza tra spazio e subspazio ed è mobile, preannunciato
da una distorsione nel subspazio. È fortemente carico di plasma e, per questo,
lascia come residuo un'onda di particelle. Se fosse possibile sfruttarlo, il
turbine potrebbe costituire una grande fonte di energia. Emette inoltre onde di
gravitoni di grande intensità. Nella perturbazione la temperatura raggiunge i
9.000.000 Kelvin e sono presenti massicce scariche di plasma.
All'interno dell'anomalia c'è un'area stabile. Parte della materia all'interno
viene scambiata tra spazio e subspazio. Non è possibile teletrasportare il
plasma per via delle turbolenze, ma è possibile raccoglierlo tramite i
collettori di Bussard opportunamente modificati; l'energia emessa da
un'astronave è però troppo grande e altera il fenomeno in modo tale da rendere
inutilizzabile l'energia ricavata. La raccolta può essere effettuata con una
navetta, che ha un'emissione di energia molto più bassa, una volta dissoltosi il
turbine.
Il turbine viene generato in uno strato intermedio tra spazio e subspazio, che
può essere navigabile. Se si è troppo vicini al momento della formazione, si
viene attirati nel turbine e si naviga nello strato intermedio, dal quale è
possibile trasmettere e ricevere (calibrando la ricezione su una frequenza a
banda theta per superare le interferenze). L'interno di questo strato è formato
da continui turbini di plasma che, se abbastanza grandi, erompono poi nello
spazio normale portandosi con sé ciò che hanno al loro interno, per cui,
inserendosi in uno di questi turbini si può tornare nello spazio normale.